un luogo comune del web è quello di credere che se un sito o un blog non pubblicano un articolo al giorno, siano morti, i loro partecipanti esuli, miliardari, o magari sbronzi in un bar, ormai dimentichi di quello che rappresentava internet e quello spazio pubblico. la realtà è invece molto più amara, o più stimolante, a seconda dei momenti: spesso un sito o un blog non vengono aggiornati troppo di frequente perché ci sono tante, ma davvero tante cose da fare.così è per esempio successo a noi della Rete dottorandi e ricercatori, che non riusciamo evidentemente a stare a passo con il sito di Repubblica, ma che pure tante cose le stiamo facendo, pensando, muovendo.
la manifestazione di Roma è stata esaltante: troppi ne hanno parlato perché ci aggiungessimo al coro. 200.000 persone che, in modo autorganizzato, sono scese in piazza per dire no alle politiche di questo governo su Scuola e Università (ma forse dicevano anche qualcos’altro…), rappresentano di per sé un proclama. le assemblee alla Sapienza del 15 e del 16 ci hanno visto lì a condividere speranze, perplessità, entusiasmo con le centinaia di persone che partecipavano ai workshop, ai gruppi di lavoro, alle assemblee plenarie. tornati a Napoli, abbiamo cercato di far ancora vivere nei nostri atenei la protesta, anzi, di allargarla. ecco quindi spiegato il ritardo nella pubblicazione dei post: anche se non ci si vede sempre, noi siamo più vivi e attivi che mai e ancora molto arrabbiati!
a questo proposito, ieri c’è stata una ricca riunione della Rete, durata quasi tre ore e incasinata come sempre, ma alla fine molto produttiva. si è parlato di come procede la mobilitazione a Napoli (situazione degli atenei e in particolare occupazione dell’Orientale), di come deve procedere secondo noi, di quali iniziative possiamo e dobbiamo mettere in campo per evitare la smobilitazione. fra le tante cose, si è
1. preparato un questionario da sottoporre a tutti i precari dell’università, come elemento di controinchiesta, di conoscenza e di aggregazione;
2. ci si è divisi la scrittura di alcune pagine sulla diverse forme contrattuali presenti all’università, nell’ottica di una migliore conoscenza tecnica del campo;
3. stabilita la partecipazione ad altre iniziative come tavole rotonde, bancarielli etc, e all’assemblea cittadina del 26 novembre con i precari dell’insegnamento;
4. stabilita la preparazione e la partecipazione all’iniziativa del Collettivo autorganizzato universitario che il 1° dicembre porta a Napoli Giulio Palermo, ricercatore di Brescia, autore de "Il mito del mercato globale" e di un libro di prossima uscita sull’Università, sui rapporti storici con la società e il mondo del lavoro, e sulle sue dinamiche di potere.
in generale si è detto che dobbiamo partecipare e sostenere concretamente il movimento e i suoi prossimi appuntamenti, fra i quali spicca senza dubbio lo sciopero generale del 12 dicembre. allora, proprio nell’ottica di dotarci di una più precisa linea politica, abbiamo discusso a lungo di quanto è successo a Roma il 15-16, e dei contenuti che sono usciti e che necessitano una riflessione. dopo aver a turno commentato il documento su "ricerca, formazione e lavoro", trovandolo insufficiente nella cornice di analisi e nel contenuto di "autoriforma" che propone, al di là di alcune specifiche proposte persino contraddittorie, abbiamo raccolto i punti condivisi della discussione e deciso di scrivere entro lunedì un piccolo documento che riassumesse la nostra posizione in merito, ma che fosse anche un contributo politico di più ampio raggio per allargare, in base a ciò che già scrivemmo nella piattaforma, la mobilitazione studentesca e universitaria e farla divenire volano di un’ampia opposizione sociale contro le politiche antipopolari di questo governo.
e mentre le fanfare salutano questa presa di coscienza dell’umanità nova, e sullo sfondo compaiono drappi rossi, sol dell’avvenire e altri ammenicoli, ecco l’appuntamento per la prossima riunione: martedì 25 novembre, alle 16, palazzo giusso…
stay tuned…