ecco l’appello della Rete, rivolto a studenti, dottorandi, ricercatori, lavoratori, personale tecnico e amministrativo, professori, in seguito all’aggressione di Blocco Studentesco (armato di mazze, coltelli, cinghie e bastoni) del 18 marzo alla Facoltà di Giurisprudenza di Napoli… il fascismo è un cancro, va isolato subito!
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Giovedì 26 marzo è stata autorizzata dalle Istituzioni Accademiche della Federico II un’iniziativa promossa dai neofascisti di Blocco Studentesco e Casa Pound; l’incontro sarebbe finalizzato a propagandare la loro “verità” sui fatti accaduti a Piazza Navona il 30 ottobre scorso, quando un gruppo di mazzieri dell’estrema destra, ultratrentenni e armati di cinghie e spranghe, hanno aggredito gli studenti che manifestavano contro la legge 133.
Di fronte agli ultimi episodi di razzismo, di repressione violenta dei movimenti sociali, al sempre maggiore sdoganamento dell’ideologia fascista e all’impunità di cui godono i suoi epigoni, non possiamo che essere sempre più preoccupati, indignati e vigili e cercare di porre un argine a questa pericolosa deriva autoritaria.
Crediamo sia dunque doveroso schierarsi, qui ed ora, fare pressione in ogni modo sugli organi accademici perché l’Università non dia spazio a questi loschi figuri e perché, in tempi di revisionismo storico, l’antifascismo sia e resti un valore condiviso.
Chiediamo non solo agli studenti, ma anche ai docenti, ai ricercatori e agli altri lavoratori dell’Università di far sentire forte la loro voce, di non essere complici silenziosi di quanto sta accadendo.
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. (A. Gramsci)
Rete Dottorandi e Ricercatori delle Università di Napoli
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